Archivio fotografico
Il patrimonio fotografico della Fondazione Sella consiste in immagini di storia locale e di montagna, ma non solo, per un totale di circa 1.000.000 di fotografie. I fondi, e le sottostanti serie fotografiche sono oltre un centinaio, alcuni in possesso della famiglia sin dalla seconda metà dell’Ottocento. Le raccolte principali sono quelle di Vittorio Sella e del fratello Erminio, del loro padre Giuseppe Venanzio, di Venanzio e Cesare Sella, dello Studio fotografico Rossetti – con oltre 500.000 mila lastre del Biellese e dei biellesi – e di Vittorio Besso, il primo ad aprire uno studio fotografico a Biella, nel 1859.
Di particolare interesse la raccolta di Agostino Ferrari con le sue 30.000 fotografie, che documentano l’arco alpino dalle Marittime alle Giulie.
Caratterizza l’archivio fotografico della Fondazione una forte presenza di immagini storiche di montagna che supera le 60.000 unità. In particolare ricordiamo le spedizioni più rilevanti:
Caucaso, Vittorio Sella, 1889, 1890, 1896
Alaska, Vittorio Sella, 1897
Stati Uniti, Erminio Sella, 1898
Sikkim, Vittorio Sella, 1899
Polo Nord, Duca degli Abruzzi, 1899-1900
K2, Alfred Eckenstein, 1902
Ruwenzori, Vittorio Sella, 1906
Karakorum, Vittorio Sella, 1909
Caucaso e Persia, Mario Piacenza, 1910
Kashmir, Mario Piacenza, 1913
K2, Duca di Spoleto, 1927-1928
K2, Ardito Desio, 1953-1954
Non appartenenti a fondi o serie fotografiche sono le immagini di G. e A. Abraham, F. Arrigo, del capitano e cartografo Felice Boffa Ballaran, compagno di Tucci nella spedizione in Tibet, di F. Bogge, F. De Filippi, W. F. Donkin, M. Fantin, D. W. Freshfield, W. Heckel, E. S. Kennedy, G. Merisio, G. Merzbacher, C. Nebbia, F. Negri, G. Sommer, Tairraz, M. Vanni, tutte conservate nella miscellanea montagna.
Degna di nota è anche la documentazione fotografica dedicata all’industria – soprattutto tessile – del territorio biellese e di altre regioni italiane (Sardegna, Liguria, Veneto).
I fondi della Fondazione sono in realtà compositi in quanto contengono tutto ciò che concerne il soggetto produttore (individuo, azienda o ente), perciò insieme alle opere fotografiche sono conservati strumenti fotografici d’epoca, lettere, diari, documenti e libri sull’argomento. Una menzione speciale va al Plico del Fotografo di Giuseppe Venanzio Sella (1856, prima edizione) che rappresenta il primo trattato di fotografia completo, teorico e pratico, pubblicato in Italia.
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