Giuseppe Venanzio Sella 

Ritratto, 1873

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Data nascita: 10-07-1823
Data morte: 31-05-1876
Luogo nascitaSella di Mosso
Luogo morteBiella San Gerolamo
Fondi collegatiSELLA, GIUSEPPE VENANZIO;

Figlio di Maurizio e Rosa Sella, Giuseppe Venanzio Sella nasce alla Sella di Mosso il 10 luglio del 1823.
Terminato il corso di filosofia al Collegio reale, egli continua i suoi studi a Torino, dove frequenta sia la scuola di commercio, sia le lezioni di chimica.
Nel 1850, proprio grazie ai suoi studi di chimica, presenta all’Accademia Reale di Scienze di Torino il Metodo comparativo per determinare gli acidi, gli alcali, i sali e i corpi semplici nelle loro soluzioni che viene pubblicato l’anno successivo con il titolo “Polimetria chimica”. Successivamente si trasferisce a Parigi dove segue il corso di chimica del Professor Chevreul per perfezionare il proprio percorso di studi.
Contemporaneamente egli dedica il proprio interesse alla neonata fotografia, di cui nel 1848 ha iniziato a sperimentare le prime tecniche; frequenta gli ambienti bohémiens dei fotografi, dove conosce Plaut e il fine incisore e dagherrotipista Frederich von Martens, a cui Giuseppe Venanzio dedica nel 1856 il primo trattato di fotografia in Italia il “Plico del fotografo, ovvero l’arte pratica e teorica di disegnare uomini e cose su vetro, carta, metallo, ecc. col mezzo della luce”, tradotto l’anno successivo in francese nell’Enciclopedia Roret con annotazioni di De Valincourt e riedito in una seconda edizione nel 1863.
Nello stesso periodo in cui studia l’arte e la tecnica della fotografia, egli realizza le prime immagini, utilizzando diverse tecniche e mostrando un grande spirito sperimentale. Giuseppe Venanzio, dall’inizio del ’50 alla fine dei ’60, realizza una cinquantina di immagini, di prove su carta e su lamina (dagherrotipi, calotipi, albumine, collodi) nelle quali ritrae i paesaggi e le persone a lui famigliari quali il fratello Quintino, Ministro delle Finanze del Regno d’Italia. Celebri sono anche alcuni suoi paesaggi urbani quali Saint Vincent de Paul a Parigi, Piazza San Carlo e Piazza Castello a Torino, sempre nel capoluogo piemontese il Tempio Valdese e il Valentino.

Nel 1862 è membro dell’Esposizione Universale di Londra e pubblica “Notizie sulla industria laniera”, relazione nella quale mette in evidenza le carenze di questo settore e dell’economia dell’epoca e sottolinea la scarsa istruzione degli operai, necessaria invece per un rafforzamento dell’industria. La sua competenza è nuovamente riconosciuta dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio che nel 1873 gli affida l’incarico di giurato per l’Italia all’Esposizione di Vienna del 1873 e pubblica “Note sopra l’industria della lana in occasione dell’Esposizione di Vienna”, che viene tradotto in francese (1875) e in tedesco (1876).

Dal 1865 è consigliere comunale di Biella.
Egli è promotore di iniziative per l’educazione dei giovani e, a tal fine, pubblica “Burschenschaft ossia la vita degli studenti in Germania che si propone per modello agli studenti italiani”; egli contribuisce inoltre alla fondazione della Scuola Professionale di Biella fondata dal fratello Quintino nel 1869 per la formazione delle maestranze dell’industria locale.
Nel 1869 è tra i fondatori della Banca Biellese di cui è il primo Presidente.
Nel 1851 sposa Clementina Mosca Riatel e, dei suoi figli maschi, Carlo continua a dirigere il lanificio, Vittorio si dedica alla fotografia di montagna e insieme al fratello Erminio, anch’egli fotografo, e al cognato Edgardo Mosca partecipa alla società di un’importante azienda vinicola in Sardegna, mentre Gaudenzio è il fondatore della Banca Sella.