DA ARCHIVIO A RISORSA COMUNE
Il progetto Da archivio a risorsa comune, ideato e promosso dalla Fondazione Sella con il supporto finanziario di Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e del gruppo Sella, intende evidenziare il ruolo fortemente identitario e di riferimento culturale che il patrimonio documentale e fotografico dell’archivio della Fondazione ricopre sul territorio locale e non solo.
Il contesto
Il patrimonio culturale rappresenta un importante fattore di crescita sociale per la comunità locale di riferimento. Nel corso degli ultimi anni è diventato elemento portante di nuovi e virtuosi intrecci tra gestione di sistemi di beni culturali e sviluppo economico locale legati anche alla crescita del turismo culturale. Tale fenomeno ha destato l’attenzione di studiosi e policy maker, portando alla creazione e alla diffusione di una branca della letteratura internazionale dedicata all’economia della cultura.
Per quanto concerne il patrimonio storico, artistico e archivistico la tendenza prevalente risulta essere maggiormente orientata più alla conservazione che alla valorizzazione, anche se stanno affermandosi in Italia numerose iniziative, pubbliche e private, mirate a mettere in luce la storia e la memoria, riconoscendole come risorse preziose e fondamentali per una crescita economica e sociale.
Anche il territorio biellese, da polo di eccellenza dell’industria tessile laniera che ha lasciato un patrimonio storico e culturale notevole, sente ora la necessità di una riconversione verso nuove forme di promozione e fruizione del proprio territorio attraverso la realizzazione di progetti e iniziative culturali per la valorizzazione di questa sua grande ricchezza.
Il progetto Da archivio a risorsa comune si inserisce nel percorso già intrapreso dalla Fondazione Sella per la valorizzazione del proprio archivio storico, con l’obiettivo di strutturare, nel medio e lungo periodo e in collaborazione con altri soggetti, un piano di sviluppo culturale e turistico del territorio, condiviso e integrato agli strumenti che la città di Biella sta mettendo in campo, come i riconoscimenti di Città Creativa conferitole dall’UNESCO nel 2019 e di Città Apina 2021-22 conferitole dall’omonima Associazione.
Il progetto
Fondazione Sella, fin dalla sua costituzione, promuove la conservazione e la valorizzazione di beni di interesse storico e artistico, mettendo a disposizione di studiosi e appassionati un ampio patrimonio documentario e iconografico (documenti cartacei, fotografie, pubblicazioni, antichi campionari di tessuti e collezioni di vario genere, ordinati in fondi documentari unitari in relazione all’ente o alla persona da cui provengono). Dal 1991 la sede dell’attività e degli archivi viene trasferita all’interno del complesso immobiliare Lanificio Maurizio Sella, sulla cui area era stato attivo dal 1838 e fino alla metà del Novecento l’omonimo opificio. L’area, vincolata dalla Sovrintendenza come patrimonio di archeologia industriale, si trova sulle sponde del torrente Cervo che ha dato forza motrice ad attività produttive fin dai tempi più antichi, di cui una testimonianza è la cartiera Mondella costruita verso la metà del Cinquecento.
Oltre a riordinare e rendere disponibile al pubblico il contenuto dei suoi archivi, ne promuove la divulgazione attraverso mostre e convegni – alcune in sede, altre presso sedi di musei o associazioni diverse – e pubblicazioni.
Obiettivo generale
Rafforzare e diversificare l’offerta culturale del territorio rappresentandone la memoria con i nostri archivi, in particolare attraverso la nostra specificità, fondamentalmente legata a ciò che definiamo genius loci. Dalla lana alla fotografia: qui nacque l’industria tessile attraverso le competenze tramandate e le conoscenze acquisite, grazie anche all’impiego delle progressive scoperte della chimica; qui non a caso ci si dedicò alla fotografia, che utilizzò gli stessi ritrovati per fissare nel tempo l’immagine della realtà.
In seguito all’analisi preliminare del contesto in cui il progetto si inserisce e in relazione ai settori in cui la Fondazione opera, l’intento è valorizzare il patrimonio archivistico fotografico e documentale attraverso l’apertura di spazi espositivi e ricettivi, l’allestimento di una sezione dedicata alla didattica e di uno spazio formativo e di laboratorio per fotografi professionisti ed esperti.
Obiettivi specifici
In relazione all’obiettivo generale sopra descritto, sono stati individuati i seguenti obiettivi specifici:
– riconoscimento del legame tra cultura e sviluppo locale e della sua potenzialità attraverso la valorizzazione delle risorse culturali;
– sviluppo di nuovi percorsi e luoghi della cultura che rafforzino l’offerta esistente;
– sviluppo di nuovi pubblici, in particolare le nuove generazioni e gli studenti;
– incremento dei visitatori e dei turisti;
– incremento del numero e della qualità dei servizi aggiuntivi puntando sull’utilità, e rafforzando la componente esperienziale per facilitarne la fruizione (formazione di giovani operatori selezionati);
– aumento della consapevolezza, soprattutto tra i giovani, del patrimonio storico archivistico-fotografico locale;
– individuazione di tecniche innovative, a forte connotazione esperienziale ed interattiva, volte a facilitare la trasmissione delle “conoscenze”.
Il processo di valorizzazione
Consiste in un articolato percorso narrativo che, attraverso attività diversificate per target e argomenti, apre e promuove una più ampia fruizione e accessibilità del patrimonio archivistico fotografico e cartaceo custodito in Fondazione a un pubblico più vasto ed eterogeneo. Il progetto Da archivio a risorsa comune nasce con questo obiettivo e contiene una serie di iniziative, alcune realizzate nel 2019, altre in corso di realizzazione.
Nuovi spazi
Al piano terreno della sede di Fondazione Sella sono stati aperti nuovi spazi ricettivi, ristrutturati e allestiti per ospitare attività formative e didattiche, presentazioni e conferenze.
Esposizioni temporanee
L’altra macchina. Un industriale biellese e l’affermazione della fotografia in Italia.
Curatore: Pierangelo Cavanna
Collaborazione di Peppino Ortoleva
Sala Mostre, Lanificio Maurizio Sella, Biella
dal 12 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020
fino al 19 marzo 2020 su appuntamento per gruppi e scolaresche
L’industriale biellese a cui fa riferimento il titolo della mostra è Giuseppe Venanzio Sella. Nato a Sella di Mosso nel 1823 fu imprenditore di respiro europeo, colto e aperto all’innovazione, fotografo e divulgatore della nuova tecnologia dell’immagine, al centro di una fitta rete di relazioni e conoscenze in ambito internazionale – Londra, Parigi e le nostre maggiori città. Fu autore del Plico del fotografo, il primo completo trattato della disciplina supplicato in Italia (1856) e a breve tradotto in francese nell’Enciclopedia Roret.
La mostra illustra l’opera che Giuseppe Venanzio dedicò alla fotografia e il contesto socio-culturale dell’affermazione della fotografia in Italia. Si articola in un percorso narrativo che culmina nella presentazione di una preziosa selezione di originali fotografici tra i quali alcuni dei primi dagherrotipi di ritratto e di veduta, tre calotipi di W. H. F. Talbot – padre inglese della fotografia – e il corpus completo della produzione fotografica di G. V. Sella: dai ritratti di famiglia alle vedute torinesi e biellesi.c
LANA. Le trasformazioni di un’industria e l’Associazione Laniera Italiana
Ideazione: Peppino Ortoleva
Ricerca storica e regesti: Teresio Gamaccio
Ricerca documentale: Beatrice Brunetti
Ricerca iconografica: Andrea Pivotto
Progetto di allestimento: Gianfranco Cavaglià
Sala Mostre, Lanificio Maurizio Sella, Biella
dal 21 maggio al 1° novembre 2021
La mostra LANA è a Biella che – con Schio-Valdagno, Prato, alcune località lombarde e meridionali – è stata fin dal medio evo uno dei maggiori centri tessili italiani. È situata nell’antico complesso immobiliare in cui ebbe sede il Lanificio Maurizio Sella, che dal 1835 fu pioniere dell’industrializzazione laniera.
In un suggestivo itinerario, guidato da splendide fotografie d’autore e dai documenti dell’archivio dell’Associazione Laniera Italiana, il visitatore può rendersi conto della lavorazione in tutte le sue fasi, a contatto diretto con la lana stessa, dalla materia prima fino ai più raffinati tessuti. Può seguire la storia che ha portato ai prodotti più recenti, nei quali la lana si affianca ad altre fibre, anche sintetiche. Può comprendere come alcune grandi aziende italiane siano diventate leader mondiali nell’abbigliamento per la qualità dei loro prodotti, per le loro inventive pubblicità ed esposizioni. La mostra offre inoltre una prospettiva sull’azione, nel corso di un secolo, dell’Associazione dell’Industria Laniera Italiana, la prima associazione di rappresentanza imprenditoriale in Italia che ha promosso la lana del nostro paese e aiutato a modernizzare la sua produzione.
Verrà realizzato anche il percorso virtuale dell’esposizione che sarà visibile sulle pagine del nostro sito.
L’attività espositiva della Fondazione verrà completata in un ulteriore stadio di sviluppo che prevede la creazione di uno spazio per esposizioni permanenti nei locali adiacenti alla sede che sono in corso di recupero.
Formazione
Accademia di fotografia alpina
La definizione del programma formativo si è concentrata sulle specializzazioni e sulle competenze che l’archivio della Fondazione Sella porta con sé. L’obiettivo dell’attività formativa – tra gli altri – è il trasferimento di conoscenze legate da una parte ad antiche tecniche fotografiche di grandi maestri della fotografia di montagna (dall’inquadratura alla stampa analogica); dall’altra, alla catalogazione, conservazione e restauro di immagini e documenti storici.
Per la parte fotografica, è nata l’Accademia di fotografia alpina che nel programma del 2021, destinato a fotografi professionisti o esperti e articolato in tre sessioni, riporta l’attenzione sulle antiche tecniche di impressione (lastra e pellicola) e sulla stampa analogica di paesaggi montani.
I corsi hanno una forte connotazione interattiva ed esperienziale in cui i partecipanti hanno la possibilità di:
– utilizzo di macchine fotografiche analogiche di medio e grande formato
– apprendere il funzionamento della camera oscura
– visionare fotografie e negativi storici (in originale o riprodotti a seconda dei casi)
– eseguire il processo di stampa fotografica di negativi propri o di archivio.
A questo scopo sono stati adeguati gli spazi e le attrezzature in sede con il riallestimento della camera oscura, del laboratorio fotografico e con la ristrutturazione e climatizzazione del locale archivio dei negativi.
I corsi si svolgono in aula per la parte teorica; la parte pratica nelle montagne biellesi e in camera oscura.
Completa il percorso formativo la visita allo “studio del fotografo” con gli oggetti appartenuti ai fotografi Sella e Rossetti.
Per la parte di archivio, è in programma un corso per archivisti volto all’apprendimento delle metodologie di conservazione e restauro di documenti e immagini storiche oltre che delle nuove tecnologie a supporto dell’archiviazione.
Didattica
Laboratori fotografici A scuola di fotografia
Per gli anni scolastici 2019-20 e 2020-21 la Fondazione promuove e organizza presso le scuole della provincia di Biella, anche con modalità didattica a distanza, laboratori di fotografia dedicati agli alunni di età compresa tra gli 8 e 11 anni. Lo scopo dell’attività didattica è avvicinare le nuove generazioni alla fotografia come forma espressiva e di narrazione creativa delle loro idee ed esperienze.
Consultazione e ricerca
Studiosi e fotografi, siano essi professionisti o amatori, possono consultare i fondi custoditi negli archivi della Fondazione per elaborare le loro ricerche attraverso strumenti informatici coerenti con i sistemi approvati dall’ICCD.
Ciò presuppone adeguate condizioni di conservazione, che sono garantite al meglio da ulteriori interventi di:
– climatizzazione degli archivi esistenti;
– messa in sicurezza e condizionamento dei negativi fotografici e dei documenti originali;
– catalogazione dei documenti, dei negativi e delle stampe fotografiche;
– digitalizzazione e restauro di immagini e documenti storici.
con il sostegno (maggiore sostenitore)
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