Guido Rey

Guido Rey  è uno dei principali esponenti della fotografia pittorica italiana, sia in senso stilistico sia come fonte di ispirazione. Rey costruiva scenari dedicati ad ambienti antichi o a famose opere del passato.  Dopo un primo periodo dedicato a scorci di vita giapponese egli guardò al mondo classico, alla pittura fiamminga e ai grandi autori Olandesi del Seicento (Rembrandt, Vermeer, Hals),  a scene tratte dalla pittura del ‘700 e dell’ ‘800. Importanti sono anche le fotografie dei suoi viaggi, quello in Oriente costituisce l’oggetto della sua prima mostra fotografica a Torino nel 1892, e delle sue ascensioni in montagna. Il Cervino è per lui un obiettivo sia alpinistico sia fotografico, a cui dedica un importante testo pubblicato a Torino nel 1904. Le sue immagini vengono esposte a New York e pubblicate sulle celebri riviste ‘The Studio’ e ‘Camera work’, creata e diretta da Stieglitz. Guido Rey espose per la prima volta nel 1892 e ricevette riconoscimenti a partire dalla Prima Esposizione Nazionale di Torino del 1898. L’anno successivo le sue immagini di gusto neoclassico e fiammingo furono premiate con medaglia d’oro nella Seconda Esposizione a Firenze. Durante l’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa e Moderna di Torino del 1902 Rey fu presente con fotografie di genere olandese. In Fondazione Sella è conservato un intero album con 250 immagini di ispirazione pittorica, un’altra quarantina di analogo soggetto sciolte e 150 riproduzioni moderne a contatto; a queste si aggiungono una settantina di immagini di soggetto famigliare.